Domenica 9 Aprile 2017
1) Il vaccino non ha effetti, il vaccino determina reazioni..reazioni negli organismi “viventi” in cui viene inoculato..
2) Vaccinarsi per la maggior parte delle persone vuol dire proteggersi, ma è una opinione..
3) Vaccinare vuol dire (per la medicina convenzionale) contaminare un organismo “sperando” nella risposta immunitaria, risposta immunitaria forzata dall’antigene (vaccino).. questa risposta immunitaria se avviene nel giusto modo può manifestarsi con una immunità rispetto alla “malattia”, per cui ci si è vaccinati..
Per questo non è la vaccinazione che protegge, ma la risposta immunitaria dell’organismo alla contaminazione legata all’antigene cioè il vaccino..
4) Allora, affinché vi sia vi sia una risposta protettiva dell’organismo, l’organismo stesso deve avere la forza di reagire all’antigene “vaccino”, se non ha questa “forza”, è l’organismo che soccombe.. (danni da vaccino)..
5) Riflettiamo su questo..In natura l’antigene (batterio o virus) trova delle barriere protettive dell’organismo, pelle e mucose…. non so quanto possa essere utile al vaccinato. il salto di queste barriere che la natura ha progettato per salvaguardarci da quelli che potrebbero essere degli attacchi..
6) La vaccinazione inoltre per quello che sappiamo determina una “Immunità” a termine, un bambino ad esempio dopo un morbillo “naturale” acquisisce una immunità a vita.. dopo la vaccinazione invece l’immunità dura pochi anni, poi l’organismo perde l’immunità.. è una immunità a termine.. inoltre il vaccino non contenendo solo l’antigene, ma anche eccipienti (mercurio alluminio ecc..) potrebbe indurre altre reazioni pericolose per la salute dei piccoli ..ecc.. ecc..
7) Riflettere sui primi 6 punti ci dovrebbe far comprendere quello che tutti i medici “seri” sanno.. il vaccino è un farmaco, come tutti i farmaci vi deve essere una indicazione “terapeutica”, va personalizzato, va monitorato, vanno studiati effetti “avversi”, andrebbero monitorati i bimbi vaccinati insieme ai non vaccinati, il loro grado di salute ecc.. ecc..
fonti:
Centro Studi Igienismo 